Le patologie infiammatorie delle ghiandole salivari

LE PATOLOGIE INFIAMMATORIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI

Parotite virale epidemica (Orecchioni)

La parotite epidemica è una malattia infettiva virale sostenuta dal Paramyxovirus parotiditis che diffonde per mezzo della saliva. Colpisce prevalentemente le ghiandole parotidi quasi sempre bilateralmente anche se in modo diverso. Il periodo di incubazione è di 20 giorni circa. La malattia esordisce con febbre a cui segue la comparsa di tumefazione parotidea caratterizzata da senso di tensione dolorosa.

La malattia si risolve spontaneamente in 10-12 giorni.

Va prestata particolare attenzione alle possibili complicanze extraparotidee tra cui la meningo-encefalite e la localizzazione testicolare che può esitare con la sterilità.

Scialoadenite acuta batterica

La parotite batterica è causata in genere dallo Stafilococcus aureus e si verifica con maggior frequenza in soggetti defedati ed immunodepressi o in soggetti affetti da calcolosi salivare con conseguente ristagno e sovrainfezione. Colpisce prevalentemente le ghiandole parotidi ed è frequentemente monolaterale.
La terapia è medica per via generale, ma possono essere in alcuni effettuate delle terapie topiche attraverso l’insillazione di farmaci direttamente a livello intraduttale.

Scialoadenite cronica

Si distinguono in forme specifiche e aspecifiche. Le forme aspecifiche hanno decorso subdolo con scarsa sintomatologia ed esitano in atrofia ghiandolare. Tra le forme specifiche vanno ricordate quelle tubercolari, luetiche e micotiche.

Calcolosi salivare (scialolitiasi)

Rappresenta una delle cause principali di scialoadenite recidivante o scialoadenite cronica ostruttiva. I calcoli salivari sono concrezioni calcaree formate da fosfato e carbonato di calcio, che determinano una ostruzione dei dotti escretori delle ghiandole salivari. Spesso oltre al calcolo vero e proprio si possono venire a formare degli accumuli di materiale mucoso denso (mucous plugs) che possono causare la comparsa acuta della sintomatologia in quanto vanno ad ostruire repentinamente lo spazio residuo di deflusso della saliva.

I pazienti affetti da scialolitiasi possono andare incontro a numerose patologie, tra cui coliche salivari in concomitanza dei pasti, con comparsa di dolore e un improvviso aumento di volume della ghiandola. Questi episodi, tuttavia, tendono a regredire spontaneamente in poche ore e il ripetersi dello stesso può favorire la spontanea eliminazione del calcolo (qualora esso sia di dimensioni ridotte).

La diagnosi ecografica è molto importante nella caratterizzazione e nella localizzazione dell’ostruzione. Nei casi di mancata risoluzione spontanea è necessario invece procedere all’asportazione chirurgica, questa può avvalersi di una chirurgia classica a cielo aperto in caso di voluminosi calcoli, soprattutto se situati a livello intraparenchimale. Mentre può essere paticabile un approccio per via trans-orale in caso di calcoli del dotto di Wharton o della ghiandola sottolinguale. In presenza di calcoli di dimensioni inferiori al centimetro può essere valutata la possibilità di rimozione per via endoscopica (scialoendoscopia). Tramite degli appositi endoscopi del diametro di pochi millimetri che attraverso un canale operativo ed una strumentazione dedicata permettono di agganciare e rimuovere il calcolo. Inoltre possono essere effettuate delle irrigazioni direttamente a livello intraduttale che permettono la rimozione di ulteriori ostruzioni mucose (mucous plug). Tale metodica possiede anche un ruolo molto importante nella identificazione delle ostruzioni duttali di origine non chiara e nella terapia delle stenosi duttali.

Ranula

La ranula è una cisti da ritenzione che si sviluppa a causa del ristagno di saliva e che riguarda la ghiandola sottolinguale.
Si presenta come una sacca ricoperta da mucosa situata al di sotto della lingua e può determinare, nei casi più gravi, importanti problemi alla masticazione e alla deglutizione. La soluzione consiste nell’asportazione chirurgica completa della cisti.

Scialoadenosi

Consistono in malattie degenerative delle ghiandole salivari. Anche se non sono associate ad infezioni, possono essere eventualmente causate da malattie autoimmuni. La Sindrome di Sjogren rappresenta la più frequente. E’ una scialoadenosi su base autoimmune che viene causata dai danni prodotti alle ghiandole da anticorpi anomali presenti nel sangue. La malattia colpisce tutte le ghiandole salivari e le ghiandole lacrimali. Clinicamente è caratterizzata da: cheratocongiuntivite secca causata dalla riduzione della secrezione delle ghiandole lacrimali; xerostomia, ovvero una secchezza causata dalla riduzione della produzione salivare; e malattie del tessuto connettivo. Colpisce prevalentemente il sesso femminile di età intorno ai 50 anni.

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