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PROVE ALLERGICHE

PRICK TEST PER INALANTI

Il test per allergie tramite Prick test per le sostanze inalanti è un esame il cui scopo è di evidenziare la presenza di allergie in un soggetto che evidenzia disturbi come ostruzione nasale, prurito nasale, starnutazione frequente, lacrimazione, tosse o broncospasmo.
Il Prick test, non essendo pericoloso per il paziente, è molto diffuso e può essere effettuato a qualsiasi età. È però consigliabile, per i bambini più piccoli, attendere fino al compimento del terzo anno di vita per essere maggiormente sicuri di ottenere risultati attendibili.

Il Prick test per le sostanze inalanti è un esame molto semplice che può essere eseguito in ogni periodo dell’anno senza richiedere una particolare preparazione nei giorni precedenti il test.

La sola condizione in cui è preferibile attendere nella sua esecuzione si verifica nel caso in cui il paziente stia assumendo dei farmaci capaci di alterare la risposta al prick, come ad esempio gli antistaminici o alcuni cortisonici, che vanno sospesi almeno una settimana prima. Il test non deve invece essere fatto quando il paziente manifesti un’elevata reattività della pelle (eritema o irritazioni) o presenti delle lesioni cutanee. È sconsigliato anche nei soggetti in trattamento con B-bloccanti poiché potrebbe aumentare la reattività.
Il test viene normalmente eseguito sulla parte interna degli avambracci, mantenendo una distanza di almeno quattro centimetri sopra il polso e tre centimetri sotto l’interno del gomito. Questa zona si dimostra infatti particolarmente reattiva agli allergeni.
Il test consiste nel pungere la cute con un particolare ago, chiamato anche “lancetta”, molto sottile e che non penetri troppo a fondo, così da avere una puntura superficiale e senza sanguinamento. Ogni lancetta viene imbevuta di un particolare allergene, in questo modo si evitano eventuali contaminazioni. L’avambraccio, che non deve essere preventivamente trattato con disinfettanti, viene suddiviso in zone con l’utilizzo di una penna, così da distanziare i vari punti del test di almeno tre o quattro centimetri. Questo è importante per evitare che la reazione di un allergene possa influenzare il risultato di un altro punto.
Una volta eseguito il test, eventuale allergene in eccesso presente sul braccio sotto forma di gocce può essere rimosso con una garza o un batuffolo di cotone.
Nel caso in cui il medico sospetti la presenza di un’iporeattività cutanea, solitamente si esegue un cosiddetto controllo negativo, con un diluente dell’estratto allergenico, ed uno positivo con istamina in soluzione fisiologica. Questo ha lo scopo di verificare l’effettiva buona esecuzione del test.
Dopo circa quindici minuti dall’esecuzione del test, è possibile controllare i risultati. Il test è positivo quando sulla cute si forma un piccolo rigonfiamento (chiamato “pomfo”) con un diametro di almeno tre millimetri.

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